AREA TECNICA

Servizi
Cartografici

AEROFOTOGRAMMETRIA

L’aerofotogrammetria numerica consente di rappresentare in coordinate piane lo stato di fatto di un territorio. Infatti, riporta su di un piano, inquadrato in coordinate definite (Gauss Boaga o UTM) tutti gli oggetti che insistono in un determinato spazio. Di seguito sono illustrate le fasi di realizzazione dell’aerofotogrammetria numerica:

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Fase 1 – La pianificazione del lavoro, del volo e della campagna di topografia
La prima fase è essenzialmente di pianificazione. Infatti, come primo passo, bisogna pianificare il volo, individuando con precisione quanti fotogrammi realmente serviranno per l’intera copertura del territorio e a che altitudine dovranno essere scattati a seconda delle scale di rappresentazione che serviranno al lavoro. Successivamente servirà pianificare la campagna di topografia necessaria per l’inquadramento del territorio rispetto ad un sistema di riferimento noto, individuare i capisaldi IGMI più vicini così da poter ancorare il rilievo topografico a questi e renderlo conforme al sistema di riferimento nazionale Gauss-Boaga ed avere precisioni notevoli anche in altimetria grazie alla rete geodetica nazionale IGMI che è tra le migliori al mondo.

Fase 2 – Il volo aereo
Il rilievo aereo viene effettuato con veicoli dotati di apparecchiature di alto contenuto tecnologico, CAMERE digitali per la ripresa fotografica, GPS per l’immediata georeferenziazione e sistemi inerziali per l’esatta individuazione della posizione di presa. Questa è la fase in cui vengono scattati i fotogrammi di copertura del territorio oggetto del lavoro. Tali fotogrammi hanno proprietà geometriche intrinseche e grazie a successive fasi sono in grado di rendere un risultato metrico molto attendibile e preciso.
I fotogrammi scattati nel volo hanno dimensione di 33×33 cm ed essendo digitali una risoluzione di 1200×1200 dpi. Tale risoluzione consente di poter visualizzare particolari che con altri tipi di supporti (da satellite, prospettiche) non è ancora possibile e quindi danno la possibilità di poter realizzare aerofotogrammetria a grandi scale 1:2000, 1:1000 fino a 1:500 e persino 1:250 per lavori di progettazione ferroviaria o di estrema precisione.

Fase 3 – L’inquadramento topografico
Come già accennato, serve ad inquadrare il territorio rispetto ad un sistema di riferimento noto, nel caso Italiano Gauss-Boaga. Come primo step si cercano i capisaldi IGMI per l’allaccio alla rete nazionale, successivamente si individuano altri punti strategici all’interno del territorio di interesse che diventeranno capisaldi di raffittimento, che a loro volta servono come rete base ai successivi vertici di raffittimento sparsi su tutto il territorio che serviranno ad inquadrare i fotogrammi e renderli georeferenziati. Le strumentazioni necessarie al rilievo topografico sono GPS di ultima generazione, solitamente n.2, uno fisso, posizionato in un punto di coordinate note, e l’altro rover capace in real time di rilevare i vertici con precisioni subcentimetriche. Tutti i dati così rilevati vengono selezionati e vagliati da personale esperto al fine di avere una rete di precisioni notevoli e con errori di misura compensati rispetto a tutto il territorio di interesse.L’aerofotogrammetria numerica consente di rappresentare in coordinate piane lo stato di fatto di un territorio. Infatti, riporta su di un piano, inquadrato in coordinate definite (Gauss Boaga o UTM) tutti gli oggetti che insistono in un determinato spazio. Di seguito sono illustrate le fasi di realizzazione dell’aerofotogrammetria numerica.

Fase 4 – La Restituzione
Questa fase avviene tramite strumenti dedicati, chiamati stereorestitutori, che danno la possibilità di visualizzare in stereoscopia le coppie di fotogrammi consentendo di visualizzare la profondità, quindi la Z di un oggetto, di correggere geometricamente le coppiette e restituire un dato vettoriale grezzo, quale primo passo per la realizzazione di una cartografia numerica.

Fase 5 – L’Editing cartografico
Questa fase permette di ottimizzare il dato precedente in modo da correggere eventuali errori e rendere la mappa leggibile secondo le specifiche tecniche dettate dai canoni nazionali.

Fase 6 – Controllo e Consegna
Questa è la fase finale che permette di generare i dati così come richiesti dal committente.
Il materiale che in genere serve all’Ente è:
– Aerofotogrammetria numerica in formato *.dwg o altri formati CAD a richiesta
– Libretto di campagna delle misure
– Monografie dei punti
– Fotogrammi aerei in formato *.tif
– Ortofoto in formato *.tif
– Volumetrie dei fabbricati in formato *.shp
– Stampe cartacee del materiale

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